L’IDEA di Amatori Maria Luisa
è lieta di invitarla privatamente all’Inaugurazione dell’iniziativa
“Un artista all’IDEA”
CARLA RIGATO
CONTRARIA SUNT COMPLEMENTA
Inaugurazione Sabato 14 settembre 2019 ore 18.00
Presentazione di Marifulvia Matteazzi Alberti
La mostra sarà aperta al pubblico dal 05 Settembre al 02 Novembre 2019
CONTRARIA SUNT COMPLEMENTA/critica
“Contraria sunt complementa” è il titolo scelto dalla curatrice Marifulvia Matteazzi Alberti ad unire due luoghi opposti di un’unica realtà: la pittura di Carla Rigato. Straordinaria artefice, che ha intrapreso da decenni un viaggio nelle radici dell’essere chiamando a raccolta i colori, quali parole assolute, cariche di significati, misurandole una ad una, per poi dosarle magistralmente in collaborazione tra dentro e fuori, lo spazio interiore invisibile e quello esterno visibile, unendoli.
Carla Rigato con la sua pittura colta ed elegante ha scelto di scoprire il fascino indiscreto della duplicità, di rendere omaggio al doppio.
A “L’IDEA” DI MARIA LUISA AMATORI, showroom all’ombra della Basilica Palladiana, le composizioni di Carla Rigato vivono nella libera espansione di un luogo sospeso a più piani nell’allegria di luce e colori, nel sorriso di rari oggetti di design di vetro metallo legno tessuti resine plexiglass. Lungo un ipotetico sentiero mentale che attraversa i complementi d’arredo dialogando, ritmando il tempo degli accadimenti, delle apparizioni, che sorprendono nella successione della pittura libera come presenza viva, come esplosiva carica vitale. Giocando con i complementi d’arredo e con la singolarità di pezzi di pregio, traspaiono scampoli acquerellati d’anima, dettati dalla meravigliosa realtà fenomenica interiore dell’Artista, che porge i suoi frutti di commozione, di speranza, di rinascita.
L’arte di Carla Rigato si spoglia a nuda verità corporea entrando nella sacralità del respiro silenzioso dello “SPAZIO SCARPA”. Tra ombre e improvvisi baluginii, si viene presi per mano e portati quasi in un labirinto di stanze segrete cariche di sensazioni, di attese, d’improvvise articolate emersioni dove l’Artista crea un’illimitata estensione fra la rarefazione di un chiaroscuro diffuso e della luce irruente, che appare e dispare, poi brulica e si annida tra linee architettoniche mute e monocrome. Un’ulteriore sospensione emotiva nel travaglio della sostanza cromatica che ha tempi regolati da quiete apparente, da urla silenziose, da un equilibrio scosso tra le infinite possibilità delle tinte, nella continua esplorazione delle occasioni dell’esistere tra origine ed eternità, nascita e morte, gioia e sofferenza, lacerti di luce e di buio.
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